Img: Mariella Moresco
Arrivare in aereo nel deserto di Atacama da Santiago del Cile è già parte della meraviglia del viaggio.
Dai finestrini sfilano aride distese intervallate da grandi chiazze saline e da modesti rilievi scuri (non siamo ancora in prossimità delle Ande), che si estendono a perdita d’occhio.
Alla mia eccitata curiosità fa da contraltare l’assonnata indifferenza degli uomini che costituiscono la quasi totalità dei passeggeri: sono minatori che ritornano a Calama per il loro turno di lavoro a Chuquicamata, la miniera di rame a cielo aperto più grande al mondo. A loro il deserto non riserva le meraviglie di una natura impressionante ma lunghe giornate di un lavoro pesante in condizioni ambientali particolarmente difficili. Siamo infatti nella regione più arida al mondo, spazzata da venti che nei pressi di Chuquicamata e sulle strade sterrate che attraversano la regione sollevano ininterrotti vortici di polvere che si alza dalla terra di risulta estratta dalla miniera.
Noi siamo più fortunati: proseguiremo da Calama verso San Pedro de Atacama, dove ci aspettano escursioni indimenticabili fra formazioni vulcaniche dagli incredibili colori che al tramonto si accendono di emozionanti e violente sfumature di rosso. E al ritorno potremo riposare comodamente nel comfort del nostro albergo.
Costruito nello stile di un villaggio, con le “case” che si confondono con la terra rossa del deserto, l’hotel Altiplanico è una vera oasi di relax ispirata nell’uso dei materiali dalla natura circostante e con una architettura frutto dell’unione dello stile indigeno dell’altipiano con quello coloniale spagnolo. Siamo nel deserto, e al deserto si è ispirato il suo stile, senza forzature di materiali e di colori estranei a un ambiente tanto particolare e coinvolgente.
La nostra stanza, di livello standard, è tanto spaziosa da ospitare anche un angolo con poltroncine e tavolino rivolti verso l’ampia vetrata, oltre la quale un’altra zona relax privata invita a sostare all’aperto, protetti dal sole da un tetto di canne e paglia. Abitazioni di categoria superiore godono di una piccola terrazza sopraelevata dalla quale godere, in completa riservatezza, il panorama severo del deserto.
Sentieri costeggiati da cespugli ed abbelliti da ciuffi di canne dai morbidi piumaggi conducono alle zone comuni nel corpo centrale dell’hotel e a una piscina incastonata tra grandi cespugli che richiamano l’arida vegetazione del deserto e un rustico porticato. Qui, su comodi cuscini, al riparo dal sole cocente, con il comfort del vicino bar, si può passare il tempo in un rilassante ozio, tra letture e sguardi a chi preferisce la frescura della piscina.
E all’ora della cena scegliere se rimanere all’aperto, in un elegante salottino ombreggiato da un tetto di canne o entrare nella sala ristorante dove provare l’ottima cucina.
Al volgere della sera ripercorriamo i sentieri ormai avvolti dalle prime ombre, appena interrotte dalle piccole e discrete luci (alimentate dall’energia solare) che ci accompagnano verso la nostra stanza. Un ultimo sguardo intorno, un ultimo ascoltare il silenzio che ci circonda e, prima di godere della frescura del grande letto, una doccia rinfrescante con i buonissimi prodotti cosmetici offerti agli ospiti.
Informazioni utili
L’Hotel Altiplanico si trova a una decina di minuti di distanza (a piedi) dal centro di San Pedro de Atacama, in Domingo Atienza 282. Il personale della reception è sempre disponibile per soddisfare le esigenze dei clienti con molta gentilezza.
Sito web: www.altiplanico.cl Contatto: reservas@altiplanico.com