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Nelle Ande cilene sboccia la poesia di Gabriela Mistral

07.02.2012 // Cile

gabriela mistral

Nelle Ande cilene a nord di Santiago si apre la valle del fiume Elqui, famosa per essere l’unica zona in tutto il Cile in cui si produce il pisco, il tipico liquore la cui origine è rivendicata dal Perù.

Oltre alla possibilità di godere dei vasti e sereni paesaggi andini , questa valle offre un’occasione imperdibile per gli amanti della poesia: a Vicuña, uno dei piccoli paesi della regione, è infatti nata Gabriela Mistral,  la poetessa primo premio Nobel per la letteratura di tutta l’America Latina. Era il  1945 e bisognò aspettare il 1971 prima che un altro latinoamericano, ancora una volta un cileno, Pablo Neruda, si aggiudicasse l’ambito premio. Fu proprio Gabriela Mistral , allora insegnante a Temuco, a incoraggiare  nella sua vocazione poetica l’allora sedicenne Pablo Neruda. 

Ci troviamo nella zona della cultura diaguita, che ebbe la sua massima fioritura  tra il 500 e il 1500 d.C. e che ha lasciato testimonianza del proprio sviluppo nelle belle ceramiche dai vivaci colori che si possono ammirare nel museo archeologico di La Serena, la seconda città più antica del Cile, fondata nel 1544. Altre testimonianze delle antiche culture indigene si trovano nella vicina  Valle del Encanto: in un paesaggio arido, roccioso, trenta petroglifi della cultura Molle, con raffigurazioni di serpenti, pesci, simboli del sole e teste con misteriosi ornamenti costituiscono il più importante sito archeologico del nord cileno.

La Valle del Elqui esercita una suggestione molto particolare sui visitatori, tanto da essere nota come  “la valle mistica del Cile”, per la speciale energia  che vi si sprigionerebbe.
Quello che è sicuro è che la particolare purezza dell’aria permette una osservazione ottimale del cielo notturno: una caratteristica sfruttata scientificamente con la costruzione di un osservatorio astronomico. Molto più modestamente i turisti possono godere di cavalcate notturne per ammirare “el cielo más limpio del planeta”, come lo definiscono orgogliosamente gli abitanti del luogo, forse con un pizzico di esagerazione.

Sono questi  i luoghi che videro nascere Gabriela Mistral. Circondata da numerose cime tra i 4000 ed i 6000 metri, Vicuña è un paese piuttosto recente, sorto nel 1821, anche se può vantare di essere nato addirittura per volontà di un  “padre della patria”: Bernardo O'Higgins  che, insieme a José de San Martin, liberò il Cile dalla colonizzazione spagnola.

Oltre all’osservatorio e al museo storico ed etnologico, il principale motivo di interesse di Vicuña è il museo Gabriela Mistral, costruito sul luogo dove sorgeva la sua casa natale. E’ un’opera architettonicamente interessante, realizzata in pietra e vetro, che simboleggiano gli elementi della sua poesia.

Lucila Godoy y Alcayaga era il vero nome della poetessa, che nell’infanzia soffrì l’abbandono del padre, rimanendone segnata per sempre. E’ forse da quella triste esperienza che nasce la sua tenera attenzione per i più piccoli, specie se poveri e abbandonati, cui si dedicherà dapprima come maestra molto amata, poi dedicando loro alcune tra le sue più belle poesie e creando una fondazione, tuttora attiva,  dove potessero venire accolti ed educati.

La sua fama di poetessa, conosciuta con lo pseudonimo di Gabriela Mistral, adottato in onore dei suoi poeti preferiti , il francese Frédéric Mistral e Gabriele D’Annunzio, iniziò  nel 1914  a soli 25 anni, con la pubblicazione dei Sonetos de la Muerte (Sonetti della morte), e la portò a ricoprire incarichi prestigiosi all’estero come docente universitaria e console del proprio paese anche in Italia, a Napoli e a Rapallo, dove soggiornò  tra il 1950 e il 1951.

Le tragiche vicende della sua vita, segnata da numerosi suicidi di persone care, si rispecchiano nei temi di alcune sue poesie, come la prima raccolta Sonetos de la Muerte, tre componimenti pervasi dal dolore per il suicido del suo giovane  innamorato , "quel ragazzo dalla rosa rossa fra i capelli......che si allontana per l'eternità”. 

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Paese: Cile
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