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Se dopo avere visitato Colonia del Sacramento (v. articolo Colonia del Sacramento, la città più antica dell’Uruguay) , sulle rive del Rio de la Plata proprio di fronte a Buenos Aires, vi resta ancora un po’ di tempo e di voglia di ripercorrere a ritroso con la fantasia il tempo che fu, recatevi a Real de San Carlos.
Il viaggio reale durerà pochissimo, solo pochi minuti per percorrere sei chilometri, ma quello che farete con la vostra immaginazione vi riporterà a inizio ‘900. E cosa c’è di meglio, per un viaggio, che un treno, anzi un intero museo del treno?
Il Museo del Ferrocarril permette di ammirare e visitare le carrozze della Belle Epoque, restaurate e riportate al loro stato originario, compresi i dettagli d’epoca, e considerate come “monumento storico”. Tutto intorno la ricostruzione degli edifici della stazione, con gli ambienti lavorativi e quelli per il ristoro dei viaggiatori, nei quali i visitatori potranno vedere oggetti autentici dell'epoca mentre si riposano nella carrozza ristorante o in quella delle cuccette, dove sorseggiare un drink o ristorarsi con uno spuntino.
Tra i vagoni esposti in questo particolare museo, alcuni hanno una storia particolare, come il Coche Nº 13 , uno dei primi sei costruiti in Uruguay. Tutti di prima classe e muniti di tavoli ribaltabili per venire utilizzati come vagoni ristoranti. Progettati nel 1929, la loro costruzione fu ritardata fino al 1938 a causa della grande crisi mondiale del 1930. Furono i primi vagoni a essere muniti di un meccanismo meccanico per l’apertura dei finestrini e due di loro presentarono un’altra novità che all’epoca fece scalpore: il riscaldamento.
Più antichi il Coche Nº 41, vagone dormitorio del 1912 e il Coche Nº 560, cosruito in Inghilterra e risalente al 1891 o al 1893 (esistono documenti che riportano date differenti).
Una visita a questo museo farà la gioia degli appassionati di treni che nell’edificio della stazione troveranno anche cartelli e sedili d’epoca, oltre a tutti gli oggetti che un tempo costituivano l’arredo dell’ufficio del capostazione, provvisto di scrivania, macchina da scrivere Underwood, un telégrafo e perfino un ventilatore Limit.
Non poteva mancare la campana della stazione. Datata 1864, è una tentazione continua per i visitatori. Come non farla suonare?