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Tempo di Carnevale ! Andiamo a Guaranda

05.02.2012 // Ecuador

Img: www.guaranda.gob.ec.

E' arrivato il tempo di carnevale, o meglio uno dei tempi di carnevale, perché in America Latina, più specificamente ai Caraibi, ci sono anche dei carnevali “estivi”, che si celebrano tra luglio e agosto. Ma di quelli parleremo quando sarà l’epoca.
Ma anche in altre parti dell’America Latina, che si estende sia a nord che a sud dell’Equatore, il carnevale che cade nel nostro inverno può essere un carnevale estivo. In ogni caso è una vera e propria esplosione di suoni, colori, maschere e danze che invade le città portando allegria e gioia di vivere.

Nella regione andina non possiamo dimenticare il famosissimo carnevale di Oruro in Bolivia e  il rituale della Yunza in Peru, conosciuto come Umischa nella zona amazzonica e Cortamonte sulla costa.
Ma tra i paesi andini è l’Ecuador a detenere il record della durata dei festeggiamenti: ben 8 giorni per uno dei suoi carnevali più famosi: quello di Guaranda.

Conosciuta come “la città dalle sette colline”, le sue feste di carnevale sono famose in tutto il paese per gli allegri  festeggiamenti con sfilate, spettacoli di musica, poesia e danza e, naturalmente, con tantissime maschere.

Quello di Guaranda, però, non è un carnevale adatto a tutti, sicuramente non è adatto a chi è suscettibile o teme di rovinarsi i vestiti. Infatti a Guaranda  non ci si spruzza d’acqua come nella maggior parte del paese, ma ci si tira addosso uova e farina!

Ma i pericoli non sono finiti: infatti durante i festeggiamenti gira per strada uno strano personaggio, tutto dipinto di nero e con due grandi labbra rosso fuoco, che cerca di far bere ai passanti uno strano intruglio. Si tratta del  Pajaro Azul, una aguardiente inebriante dagli ingredienti “misteriosi” ma dagli effetti potenti e sicuramente imbarazzanti per gli incauti che accettano l’invito a bere.

Il carnevale è considerato la Fiesta Mayor, la festa più importante dell’anno, e in questa occasione Guaranda diventa la meta di moltissimi turisti nazionali e stranieri.
Come le altre feste tradizionali dell’Ecuador, anche il carnevale di Guaranda è il risultato della fusione di elementi della tradizione spagnola con i riti incaici, e unisce due culture: quella indígena e quella meticcio-europea. 
Mentre i tre giorni finali del carnevale che precedono la Quaresima, sono dedicati alle celebrazioni religiose cattoliche, le altre celebrazioni, risalenti alle culture precolombiane, sono relazionate ai riti di fertilità della terra. Da qui l’importanza dell’acqua nei festeggiamenti.

Ci sono varie versioni sull’origine del carnevale di Guaranda. Ve ne racconterò due.
Secondo la prima, occorre risalire alla festa che la tribu dei Guaranguas organizzava in ringraziamento alla Madre Terra e alla natura. Questa festa aveva tutti gli elementi di quella attuale. Durante tre giorni si mangiava in abbondanza, in compagnia di amici, parenti e di chiunque venisse invitado. Tutti si dipingevano il viso, si vestivano di pelli di animali, bevevano chicha e mangiavano cibi fatti con il mais. Ballerini percorrevano i sentieri invitando la gente dei dintorni a unirsi alla festa e lanciando sopra di loro, come augurio di abbondanza, farina di masi, fiori e acqua profumata. All’arrivo degli Spagnoli, il carnevale europeo fornì  alle popolazioni locali l’occasione di continuare nei festeggiamenti tradizionali, mascherandoli con la tradizione dei conquistatori.

La seconda è una leggenda che racconta che il Gran Taita, il dio supremo, ordinò che venisse composta una música celestiale per due giovani innamorati. Subito gli uccelli cinguettarono, il vento soffiò leggero facendo fremere lefronrte degli alberi, mentre l’acqua del ruscello mormorava danzando. L’insieme fu una musica triste e gioiosa allo stesso tempo. Tanto bella che il Gran Taita ordinò che fosse riservata alla grande festa del carnevale.
Sempre secondo la leggenda, il cacique Shamán, capo della tribu dei discendenti degli dei, voleva essere bianco come la neve e leggero come una nuvola. E’ per questo che una volta all’anno ci si copre il corpo di farina o di talco e poi ci si butta addosso l’acqua per cancellare il biancore della pelle.

Nella zona più tipicamente andina dell'Ecuador il carnevale è meno chiassoso e presenta le caratteristiche maschere del Diablo Huma e della Vaca Loca, che ballano per strada eseguendo con il pubblico una danza estremamente elegante.

C'è un altro motivo di interesse in un viaggio a Guaranda. A una trentina di  chilometri il villaggio Salinas de Guaranda, la cui economia si è sempre basata sull'estrazione del sale, dal 1970 ha iniziato un esperienza di corporativismo per sconfiggere povertà ed emarginazione. Oggi nel piccolo villaggio andino si possono trovare  cooperative indigene locali che producono formaggi, dolci, cioccolato, lana, maglioni e oli essenziali, prodotti rinomati per la loro qualità, che si possono trovare anche in Italia nei negozi del commercio equo e solidale.
 

Informazioni di viaggio

Guaranda e Salinas si possono visitare anche partecipando a un viaggio organizzato da un tour operator che lavora nel campo del turismo responsabile.

18 giorni tra Ande, Amazzonia e Isole Galapagos  Eur 2700 più voli.

www.viaggisolidali.it

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Paese: Ecuador
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