Il Venezuela possiede preziosi tesori nel mare dei Caraibi ed è intenzionato ad aprirli a un turismo di qualità, attento all’ambiente. Così ha dichiarato il ministro del turismo in una visita alle isole La Blanquilla, La Tortuga e La Orchila, attualmente allo stato pressoché vergine in quanto sede di installazioni militari e quindi preservate dallo sfruttamento turistico.
Il governo venezuelano è conscio dell’importanza ecologica delle tre isole ed ha annunciato un piano di sviluppo particolarmente attento all’impatto derivante da una presenza non controllata di turisti.
Non è ancora chiaro se si pensa a un turismo stanziale oppure a più semplici installazioni per un turismo di giornata, senza la possibilità di pernottamento.
La Orchila, è una piccola isola di circa 40 chilometri quadrati, cui si aggiungono una decina di isolotti sabbiosi e di barriere coralline, a est del più famoso arcipelago di Los Roques, mentre La Tortuga è parte di un arcipelago lungo il litorale dello stato di Miranda, a nordovest di Caracas. Con soli 12 chilometri di lunghezza e 25 di larghezza, unita a isolotti di minori dimensioni è però la seconda isola per estensione dopo l’Isla Margarita.
La Blanquilla, che deve il suo nome alla bellissima sabbia bianca delle sue spiagge, è abitata solo dai guardiacoste, iguane, asini selvatici e capre. Il fondale basso e le formazioni coralline hanno creato condizioni eccezionali per gli amanti delle immersioni subacquee.
L’annuncio del prossimo sviluppo turistico delle tre isole ha suscitato allarme e preoccupazione fra i militanti delle associazioni ambientaliste venezuelane, che hanno chiesto al governo di sfruttare il litorale, ancora povero di infrastrutture, piuttosto che porre mano a opere che pongono seriamente a rischio ambienti ecologicamente delicati, con il rischio di danneggiare in modo irreparabile i loro ecosistemi “drammaticamente fragili”.
Il pericolo è che anche in questi ultimi paradisi naturali accada quanto avvenuto sulla piccolissima isola La Borracha, di una dozzina di chilometri quadrati che, pur facendo parte del Parque Nacional Mochima e contravvenendo alle disposizioni della stessa costituzione venezuelana in merito alla protezione ambientale, è destinata a ospitare un mega albergo con strutture di lusso e perfino un centro commerciale con ristoranti e discoteche per lo svago di turisti sicuramente molto poco interessati alla preservazione del suo ambiente naturale.
Le associazioni ambientaliste sottolineano la flagrante violazione giuridica del progetto governativo e sono intenzionate a difendere l’integrità delle isole fino in sede parlamentare.
Informazioni utili
Siti di associazioni ambientaliste venezuelane
http://www.aguaclara.org/
http://www.caribesur.org/
www.fundacionlatortuga.org/
http://red-ara-venezuela.blogspot.it/