Può una piantagione di caffè essere considerata patrimonio dell’umanità? A Cuba può.
E’ quanto è accaduto per il Paesaggio archeologico delle prime piantagioni di caffè nel sud-est di Cuba, dichiarato Patrimonio Unesco nel 2000 perché ritenuto luogo di notevole significato storico e sociale per l'intera area caraibica dell'America centrale.
Andiamo dunque a visitare queste piantagioni o, meglio, ciò che ne rimane. Capiremo perché si è ritenuto fondamentale salvaguardare questa testimonianza della storia cubana, tanto importante per il paese che l’Unione Europea ha sostenuto il progetto della Oficina del Conservador de la Ciudad de Santiago de Cuba e della fondazione franco belga Malongo di organizzare in ambito turistico Los Caminos del Café (gli itinerari del caffè).
Il progetto è davvero importante: si basa infatti sulla proposta di rivitalizzare la produzione di caffè sostenendo soprattutto i piccoli produttori, ottenendo nel contempo la conservazione e la tutela del paesaggio creato da un paio di secoli dalle coltivazioni e che, per l’appunto, è stato dichiarato Patrimonio culturale dell’Umanità.
I Caminos saranno due: La Gran Piedra e La Fraternidad, comprendenti quei cafetales (piantagioni di caffè con relative case ed edifici rurali) che l’Unesco ha considerato di valore storico-culturale. Sono circa duemila le piantagioni sorte per opera dei coloni francesi fuggiti dalla rivoluzione haitiana nel XVIII secolo e di queste 171 hanno ricevuto il patrocinio Unesco, che le ha riconosciute come importanti presenze della cultura francese sul’isola.
Il progetto è iniziato con il ripristino del cafetal La Fraternidad tra le montagne di Santiago, già proprietà del padre del poeta franco-cubano José María Heredia, e della casa del piantatore Carlos Dranguet nel centro storico di Santiago, che diverrà un centro di documentazione e divulgazione della cultura cafetalera della regione.
La Fraternidad è stata oggetto di scavi archeologici, che hanno riportato alla luce le antiche cisterne di fermentazione e i seccatoi. Sono state restaurate anche le baracche dove venivano alloggiati gli schiavi, testimonianza di un sistema produttivo disumano.
Ora La Fraternidad ha cambiato volto e si prepara a ricevere un turismo responsabile interessato alla natura, alla storia e alla cultura della regione e soprattutto delle persone che da questo tipo di turismo potranno sperare un miglioramento delle proprie condizioni di vita.
v. articoli
Santiago, la città più caraibica di Cuba
Ufficio Turismo di Cuba in Italia
Via Licinia, 7 – 00153 – Roma
Telefono 06/571724232
Casa Dranguet
Calle Heredia,103
Santiago de Cuba
