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Al largo delle coste del Brasile, a oltre 500 chilometri da Recife, Fernando de Noronha, in un piccolo arcipelago di una ventina di isole e isolotti, è un vero paradiso terrestre il cui nome rivela l’incertezza storica dei primi anni della scoperta europea.
La Ilha de São João da Quaresma, (Isola di San Giovanni della Quaresima) come fu inizialmente chiamata, fu probabilmente scoperta da Gaspar de Lemos nell’anno 1500, ma altre fonti indicano la data dell’arrivo europeo a poco più tardi, tra il 1501 e il 1502 nel corso di una spedizione il cui comando fu erroneamente attribuito a Fernão de Noronha, discendente da una famiglia aristocratica portoghese.
Oggi l’isola principale dell’arcipelago, grazie anche alla sua lontananza dal continente, è una meta turistica estremamente piacevole, che ha saputo proteggere in parte l’ambiente naturale grazie alla sua istituzione a Parco Nazionale Marino, che ne limita la presenza contemporanea a 700 persone.
Purtroppo, prima del vincolo ambientale, l’isola dal 1737 al 1942 fu destinata a colonia penale e durante quel lungo periodo la sua vegetazione fu tagliata per rendere più difficoltosa l’eventuale fuga degli internati. Ciò nonostante la bellezza dei luoghi rimane inalterata e l’isola è conosciuta soprattutto come una meta di importanza internazionale per gli appassionati di immersioni subacquee. Sull’isola vi sono operatori specializzati che offrono la possibilità di immersioni adatte ad ogni livello, ma è anche possibile praticare immersioni libere per ammirare diverse specie di pesci e tartarughe marine e i resti di una nave naufragata.
Dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale Naturale nel 2001, oggi Fernando de Noronha è un santuario ecologico dedicato alla preservazione di diverse specie animali. Una missione che si integra perfettamente con la sua vocazione turistica, invitando i visitatori a partecipare ad alcune attività del Projeto Tamar in difesa delle tartarughe marine, specie all’osservazione della schiusa delle uova, momento sempre particolarmente emozionante. Tra marzo e giugno, a Praia do Leão, i turisti possono accompagnare le piccole tartarughe nel loro primo viaggio verso il mare. In un’altra parte dell’isola, a Mirante dos Golfinhos, alle prime luci dell’alba è possibile ammirare i delfini nelle acque basse vicino alla spiaggia dove giungono per riposare dopo la notte passata in altomare in cerca di cibo.
Molte sono le attrattive di questa piccola isola lontana dal continente. Non tutte destinate esclusivamente a chi ha la fortuna di una perfetta forma fisica. E’ stato infatti realizzato un sentiero di quasi un chilometro percorribile da persone con discapacità fisiche che potranno recarsi dal Mirante dos Golfinhos a Praia do Sancho, definita come “la spiaggia più bella del Brasile”.
Informazioni utili
Informazioni sull’isola Fernando de Noronha e sul Parco Nazionale Marino sulla pagina di EcoNoronha