L’Amazzonia è uno degli ecosistemi con la maggiore biodiversità esistente al mondo e sta diventando una meta molto apprezzata dai tour operator. Vista la sempre maggiore richiesta turistica, il governo brasiliano ha varato nello stato di Amazonas il Programa Zona Franca Verde con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni indigene sviluppando un turismo sostenibile per le risorse naturali.
In questo stato sono molti gli abitanti che vivono grazie a questa forma di turismo, capace di minimizzare l’impatto ambientale su un patrimonio naturale preziosissimo e di distribuire in maniera più equa i proventi, divenendo una vera e propria alternativa economica che genera lavoro.
Visitando l’Amazzonia (che copre due quindi dell’intera superficie dell’America del Sud), il turista avrà l’opportunità di godere delle bellezze della selva ma anche di conoscere la vita e le usanze dei suoi abitanti, che sono e dovranno rimanere i principali responsabili della sua conservazione.
Nella foresta più estesa del mondo si trovano boschi su terra ferma, selve inondate, estensioni asciutte o larghi pantani. Aree visitabili in canoa o con camminate nella foresta accompagnati da guide indigene.
Alcuni esempi? La Reserva de Mamirauá offre un milione di ettari di laghi, boschi pantanosi e boschi asciutti ed è la più grande area protetta di foresta alluvionale.
Un insieme fantastico di foreste, protetto dall’Unesco, ospita centinaia di specie diverse di uccelli e di pesci. E’ qui, nel Parque Nacional do Jaú, il più grande parco del mondo di foresta tropicale umida, che vivono il manatì e la tartaruga dell’Amazzonia.
Al suo interno Barcelos, la prima capitale dello stato di Amazonas, circondata dalle acque è meta dei pescatori sportivi. Qui vengono allevati anche i bellissimi pesciolini che rallegrano con i loro colori gli acquari di tutto il mondo.
In Brasile tutto ha dimensioni gigantesche. Tra le aree protette amazzoniche la Floresta do arquipélago de Mariuá con le sue 1400 isole detiene il record mondiale di maggior arcipelago fluviale del mondo.
Tra i primati c’è anche la Ilha do Marajó, la più grande isola fluviale, dalle spiagge dalle acque tranquille e piccole dune che invitano a soggiorni sereni. Nelle case rurali il turista può dedicarsi a gite in jeep, in barca o a cavallo, seguendo i corsi d’acqua, conoscendo le zone inondate.
E, se non si riesce a vedere i bufali animali simbolo dell’isola che pascolano liberi, ci si può consolare trovandoli sulla mensa.