San Miguel de Tucumán, più brevemente Tucumán, da quanti turisti italiani è conosciuta? Eppure è la culla stessa dell’Argentina come nazione. Qui il 9 luglio del 1816 fu proclamata la sua indipendenza dalla Spagna e qui nacquero grandi personalità nel campo dell’arte, della scienza e della politica. Forse la più nota all’estero è la cantante folk Mercedes Sosa, che qui nacque un altro 9 luglio, quello del 1935.
Una visita a Tucumán offre la vista di paesaggi dalla natura quasi intatti, una ricca storia e una eredità indigena sopravvissuta a secoli di colonizzazione.
In città non può mancare la visita alla Casa de la Independencia, dove il fatidico 9 de Julio gli unitaristi (che auspicavano l’unità di tutte le province con Buenos Aires, in contrasto con i federalisti), proclamarono l’indipendenza argentina. In questa storica residenza si possono ammirare i ritratti di tutti i firmatari della storica dichiarazione.
Altre dimore coloniali sono Casa Padilla, che conserva mobili d’epoca, e la Casa del Obispo Colombres, al cui interno è conservato il primo trapiche (zuccherificio) azionato da buoi e i cui impianti sono ancora parzialmente in funzione.
Alla famiglia del vescovo Colombres apparteneva anche l’edificio che ora ospita il Museo Folklórico Belgrano, dove si possono ammirare manufatti indigeni, tra cui finimenti per cavalli e tessuti, compreso il randa, un tipo di pizzo elaborato simile al ñanduti paraguaiano.
Tucumán è il punto di partenza per visitare luoghi di indubbio fascino come le Valles Calchaquíes, le Rovine di Quilmes, Tafí del Valle e per intraprendere il viaggio sul Tren a las Nubes.
Informazioni utili
Tucumán è servita da moderni e confortevoli autobus che la collegano a tutto il paese e da due linee aeree argentine oltre che da Lloyd Aèreo Boliviano per i collegamenti con Santa Cruz in Bolivia.