Viaggi in America Latina.
Seguici su

Oscar Niemeyer, la ricerca della bellezza

13.12.2012 // Dove vuoi andare?

Niemeyer cattedrale interno

Oscar NIemeyer, il più grande architetto brasiliano del secolo appena trascorso,  è scomparso nella notte del 5 dicembre scorso a Rio de Janeiro, la città dov’era nato nel 1907.

Dopo pochi giorni, esattamente il 15, avrebbe compiuto 105 anni. E non aveva smesso di sognare, di immaginare nuove realizzazioni.
La sua importanza (ricordiamo che è stato tra i più grandi architetti del ‘900 e che a lui si devono i più importanti edifici di Brasilia)  non consiste nel pur grande numero di bellissime opere realizzate in tutto il mondo, ma nella loro grandissima suggestione. Una suggestione tipicamente tropicale, sensuale.

Così esprimeva Niemeyer i propri gusti architettonici:
«Non è l’angolo retto che mi attrae né la linea diritta, dura, inflessibile creata dall’uomo. Quello che mi affascina è la curva libera e sensuale: la curva che trovo sulle montagne del mio Paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle onde dell’oceano, nelle nuvole del cielo e nel corpo della donna preferita.”

Niemeyer è stato un uomo, un artista, sempre in ricerca. Le sue realizzazioni, alcune delle quali hanno già compiuto  mezzo secolo, sono ancora oggi estremamente all’avanguardia. Si amano o si detestano. Non ci possono essere vie di mezzo per edifici che ci proiettano in un paesaggio irreale, metafisico.
 

Edifici nati da una profonda riflessione filosofica sull’esistenza, sull’ingiustizia che accompagna la vita dell’uomo, sulla ricerca della bellezza come cura e guarigione dalla condizione di miseria sociale che colpisce troppi esseri umani. Niemeyer ha cercato, inseguito una bellezza che va oltre la pura forma, oltre il puro godimento estetico. La bellezza, per Niemeyer, ha il tremendo compito di trasformare il mondo, perché “il mondo è ingiusto”, come ha titolato un libro tradotto  anche in italiano.

Dove andare per ammirare questa sua sconfinata produzione? A Parigi, dove ha costruito una piazza sott’acqua a Le Havre, alla sede centrale dell’Onu a New York, in tante parti del mondo. Anche in Italia Niemeyer ha lasciato il segno della sua straordinaria creatività, con l’edificio Mondadori di Segrate, la sede della Fata Engineering a Pianezza e la sede centrale delle Cartiere Burgo a S. Mauro, queste due ultime nell’hinterland di Torino,  e il recentissimo e audace Auditorium di Ravello, sulla costiera amalfitana, inaugurato nel gennaio del 2010.

Ma torniamo in Brasile, dove ha lasciato la sua inconfondibile firma in molte città: Rio de Janeiro, San Paolo, Belo Horizonte, Mi9nas Gerais, e altre. Fermiamoci a Brasilia, la capitale che il presidente Juscelino Kubitschek volle costruire dal nulla, nel deserto. La storia di questa capitale è un’epopea.  Non abbiamo il tempo, oggi, di ripercorrerla. Ricordiamo solo le  sue più importanti architetture tra le quali il Palácio de Alvorada (il palazzo presidenziale), le ultime delle quali furono inaugurate il 15 dicembre del 2006, giorno del suo 99esimo compleanno: il Museo Nazionale e la Biblioteca Nazionale, che insieme formano il Complesso Culturale della Repubblica, al centro della Spianata dei Ministeri.

L’edificio della Biblioteca Nazionale,  posto all’estremità di una ideale linea retta che lo unisce al Museo Nazionale e alla cattedrale (altra famosissima opera di Niemeyer), è costituito da un lungo parallelepipedo, sollevato da  pilastri,  al quale si appoggiano due torri rettangolari.  Al primo piano si aprono delle arcate che corrono lungo tutta la facciata, alleggerendola.
Aperta al pubblico nel 2008, grazie anche alla sua avanzata digitalizzazione dei testi, è un importante punto di riferimento per studenti e ricercatori e sede di numerosi eventi culturali.

 

Una visione totalmente opposta viene offerta dal Museo Nazionale, una cupola semisferica di un bianco abbagliante, cui si accede da un lunga rampa, che le dà quasi  l’aspetto di una navicella spaziale.

Proseguendo, si arriva alla cattedrale, una delle opere forse più famose di Niemeyer. A giudizio di molti, e io mi associo entusiasticamente, particolarmente bella, ricca di simbolismi, con snelle costolature di  cemento armato che, partendo dal suolo e racchiudendo la struttura centrale, si innalzano incurvandosi  verso  il cielo creando una corona sopra il tetto di vetro, con uno slancio che suscita una forte emozione, specie di notte, quando l’illuminazione fa risaltare contro l’oscurità del  cielo il chiarore delle costolature, precedute, quasi preannunciate, dalle statue dei quattro evangelisti, posti di fronte alla cattedrale in una doppia fila irregolare e che sembrano accompagnare i fedeli verso l’ingresso.

Un viaggio in Brasile sulle orme di Oscar Niemeyer è un viaggio all’insegna della bellezza provocante delle sue straordinarie realizzazioni.

Riproduzione vietata del testo, delle immagini, degli audio e dei video. Per richiedere l'autorizzazione alla riproduzione cliccare qui
Info viaggio
Galleria Fotografica
Paese: Brasile
Viaggio in Brasile
Ti è piaciuto l'articolo? Dillo a tutti!