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Gabriele Croppi nella foresta con i madereiros

10.02.2017 // Cultura

gabriele croppi anmazzonia

 

Addio Brasile.  Ormai Gabriele sta per inoltrarsi nella foresta peruviana.

Raggiungerà Iquitos, la capitale dell’Amazzonia peruviana, la più grande città al mondo irraggiungibile via terra. Se ci devi proprio andare, non hai altra alternativa che imbarcarti e risalire il Fiume Grande o prendere un aereo. Non ci sono strade che portano a Iquitos.

Ma facciamo un passo indietro.  Abbiamo lasciato Gabriele mentre “girovagava” per la foresta, in cerca di una “città perduta” inghiottita dalla selva, trovando in sovrappiù delle misteriose pietre incise. Un mistero ancora indecifrabile anche per i coraggiosi archeologi che si dedicano a studiare le civiltà che, chissà quanto tempo fa, hanno abitato nella foresta amazzonica.

Ma non solo pietre ha trovato Gabriele. Anche persone dalle vite sicuramente dure e dalla personalità complessa. Persone che puoi incontrare solo viaggiando in certi posti, lontano, molto lontano, dalle comodità della civiltà.

Una di queste è Perigro, Raul Perigo Melo de Oliveria. E’ stato la sua guida per qualche giorno.
un ragazzaccio al di fuori di ogni schema, intraprendente, selvaggio, irriverente, ma sempre positivo e pronto ad affrontare qualsiasi problema. […] lo osservo: è una specie di incrocio fra Che Guevara, Mister No, e Zorba il Greco: del primo presenta i caratteri somatici; degli altri due l'irriverenza e l'estrema spontaneità”.

https://www.slowing.co/single-post/2017/01/01/16-Raul-Pericolo

Con lui e qualche altro compagno improvvisato, Gabriele si è imbarcato alla ricerca della “città perduta”. “Mi sono infilato sulla barca più scassata del porto e sono partito in direzione nord, controcorrente, quattro scatole di sardine, un pacchetto di riso, un po' di biscotti, e tanto caffè”.

https://www.slowing.co/single-post/2017/01/01/17-Una-zattera-sul-Mississippi

Ma questo l’abbiamo già raccontato .

Dopo tante avventure (e fatiche) la stanchezza comincia a farsi sentire.
Dopo quaranta giorni di viaggio ho avvertito i primi sintomi di stanchezza, e mi sono fermato: ho passato un paio di giorni a poltrire nella mia amaca ".

 https://www.slowing.co/single-post/2017/01/09/22-Psiconauti

Ma si fa sentire anche la voglia inesauribile di nuove esperienze, di non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che incontra nel suo viaggio e che potrebbe non incontrare più, e così Gabriele si ritrova
in una casa fluttuante sulle rive del Rio Solomões a conversare con Luis, un madereiro di quelli veri, che ha tagliato piante per tutta la vita, in ogni angolo del Brasile. Stiamo aspettando che cessi la pioggia e che si possa finalmente cominciare il lavoro […].
Posso dire che questo è il lavoro più duro che un uomo può fare? […] penso alla vita di queste persone, buttate dentro una foresta, costrette a viverci in turni di più di un mese: a condividere uno spazio umido e asfissiante, invaso dagli insetti e da ogni tipo di animale. E se ti va bene ti morde un macuim, o una zanzara, e poi cominci a grattare; se ti va male qualche ragno gigante e peloso, o un serpente di quelli cattivi, che ti pizzicano un piede per farti bere un litro di cachaça, per non sentire il dolore, e per farti pregare che il corpo resista per almeno due ore, ed arrivare al più vicino ospedale
”.

https://www.slowing.co/single-post/2017/01/17/23-Mamirau%25C3%25A1

 

I testi completi del diario di viaggio di Gabriele Croppi sono pubblicati su www.slowing.co, corredati da bellissime foto che si possono trovare anche sulla sua pagina Facebook  https://www.facebook.com/GabrieleCroppiPhotography

Ogni venerdì Sergio Bonelli Editore pubblica un episodio della rubrica  Sul Fiume Grande con Mister No, ambientato nei luoghi percorsi da Gabriele.

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Info viaggio
Paese: Brasile
Viaggio in Brasile
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