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Viaggio all'origine del tango: La Habanera (1)

06.06.2011 // Cultura

partitura La paloma

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Quando si dice “tango”, in Italia si pensa subito all’Argentina, più precisamente a Buenos Aires, e vengono in mente i bellissimi e struggenti tanghi, pieni di nostalgia e di passione, dei primi decenni del ‘900 o, per chi conosce di più il genere, i più tardi e raffinati tanghi di Astor Piazzolla, in cui la musica assume un ruolo assolutamente preponderante, da protagonista assoluta rispetto al testo.

Il tango però ha più di un luogo di nascita e su quale sia la sua vera origine, da dove provenga questa musica così coinvolgente, è ancora una questione aperta che mette in concorrenza almeno due città: Buenos Aires e Montevideo. Ma sono solo queste le radici del tango? Pare proprio di no.

Innanzi tutto vediamo qual è l’origine del nome. Neppure questo è assodato con certezza, ma ormai quasi tutti gli studiosi di musica accettano che il nome di questo ballo sia una parola africana, come quello del mambo, della rumba, del samba. Se le origini africane del nome collegano il tango agli schiavi delle piantagioni caraibiche, anche l’origine della musica ci porta molto più a nord di Buenos Aires e Montevideo. Ci porta addirittura all’Avana e a un genere musicale danzabile, la Habanera, che prende il nome proprio da questa città che fu una delle più belle e ricche, se non la più bella e la più ricca capitale delle colonie spagnole.

Questa danza, originaria delle coste mediterranee della Spagna, si diffuse a Cuba verso la metà dell’800 grazie alla famosissima canzone La Paloma, scritta da un compositore spagnolo durante un suo soggiorno all’Avana e qui cantata per la prima volta in una tournée di grande successo dal contralto italiano Marietta Alboni. Dolcissima canzone d’amore, fu cantata e suonata in decine e decine di versioni, anche politicamente molto impegnate, guadagnando il record della musica più registrata al mondo.

Anche il testo ha conosciuto diverse versioni, seguendo la storia di questa habanera che sfiora la leggenda: canzone preferita dell’imperatrice Carlotta del Messico, fu poi adottata anche dai ribelli di guerriglie e rivoluzioni messicane. Nella versione originale, le parole esprimono uno struggente addio del suo autore che, ritornando in Spagna, avrebbe dovuto lasciare all’Avana un amore. La somiglianza dell’habanera con il tango è evidente. Il suo ritmo, così piacevole e facile, fu usato anche da compositori di musica classica, quali Bizet, nella sua Carmen, Ravel per la Rapsodia spagnola e Debussy con il suo Mouvement de Habanera.

Il nostro viaggio nel tango parte quindi dall’Avana, dal suo centro coloniale meravigliosamente restaurato, che conserva l’imponenza e il fasto del periodo del suo massimo splendore per giungere in un’altra importantissima capitale: Città del Messico, dove la leggenda dice che l’imperatore Massimiliano, prima di venire fucilato, chiese di ascoltare per un’ultima volta proprio La Paloma.

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17.09.2011
04.06.2011 by Mariella Moresco
Paese: Cuba
Viaggio in Cuba
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